QUADRO-SINOTTICO-CRAterreTERRA-PAGLIA

Tavola sinottica delle lavorazioni in terra cruda da Traité de construction en terre ed. Parentheses

 

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Con il termine “terra paglia alleggerita” si intende una tecnica costruttiva per murature di tamponamento che prevede l’utilizzo di terra allo stato liquido mescolata con aggregati vegetali o materiali leggeri e
compattata all’interno di casseforme. Con questa tecnica, caratterizzata da un bassissimo impatto ambientale dei suoi componenti, un alto potere coibente, una semplicità di costruzione che ne favoriscono l’autocostruzione, si possono realizzare pareti con spessore compreso tra 15 e 35 cm.
In europa la si può incontrare con i nomi di Terre-paille, Lightclay o LichtLehm, generalmente associata ad edifici sostenuti da una struttura in legno. Storicamente ne sono esempi le “case a graticcio” italiane, quelle “à colombage” francesi e le “Fachwerkhaus” tedesche. Le tamponature di queste abitazioni, quando non venivano realizzate in mattoni, erano eseguite combinando, a seconda della tradizione locale, una rosa di elementi che comprendeva terra, paglia e supporti lignei, molto spesso adattate anche per i solai piani o inclinati.
In particolar modo, uno dei metodi tradizionali tedeschi prevedeva un gran uso della paglia, i cui steli interi venivano bagnati con una soluzione di acqua e terra e poi arrotolati attorno ad un bastone di 2-3 cm di diametro, fino a raggiungere un diametro complessivo di 12-15 cm. Questi wickelstaken venivano poi alloggiati nella struttura portante grazie ad apposite guide ricavate nel legno.

 

terrapaglia (1)La forte spinta subita dall’edilizia negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, ha spinto un gruppo di ricercatori a sistematizzare l’uso della paglia combinata alla terra finalizzata alla tamponatura di strutture in legno,sfruttando l’alto potere coibente della paglia, inerte leggero e pieno di aria, e il potere legante dell’argilla contenuta nei suoli. L’arch. Franz Volhard di Darmstadt, con un’equipe composta da esperti francesi del Cra-Terre e belgi, conduce una serie di test di laboratorio e di cantiere al fine di stabilire caratteristiche fisico-meccaniche e termiche dei manufatti, cantierizzazione e costi ipotizzando sia murature in elementi di terra-paglia prefabbricati di piccole e medie dimensioni, sia murature continue realizzate grazie a casseri mobilii. Questi studi daranno poi vita al manuale per costruzione in terra-paglia ‘Leichtlehmbau alter Baustoff – neue Technik’. Oggi, grazie all’organizzazione tedesca ‘Dachverband Lehm‘ è possibile accedere a questa tecnica e proporla a livello imprenditoriale tra le tecniche in uso ed annoverate nel regolamento edilizio per costruzioni ni terra .

 
LA TECNICA

Nell’ambito delle costruzioni in terra, la tecnica della terra-paglia alleggerita è considerata una tecnica mista per la presenza di una struttura portante di materiale diverso dalla terra. Con questa tecnica si possono realizzare tamponature dalle alte prestazioni energetiche partendo da materiali biocompatibili quali la terra (reperibile facilmente soprattutto in abiti rurali) e la paglia, scarto dell’agricoltura. La diversa proporzione tra terra e paglia presenti nell’impasto da luogo a murature più o meno massive (tra 400 e 1220 kg/mc), che avranno valori di conducibilità termica che oscillano tra 0.12 W/mK e 0.9 W/mKLa presenza della terra nell’impasto, inoltre, garantisce una tenuta al fuoco REI 30.
L’impasto di terra e paglia viene compattato in casseri temporaneamente fissati ad una struttura secondaria “ a perdere”, con funzione di irrigidimento della parete stessa.
Anche se poco praticata, la prefabbricazione di elementi di piccole e medie dimensioni è possibile ed è stata sperimentata tanto in partizioni verticali, quanto orizzontali corredati di opportuni elementi di rinforzo.
All’interno della stessa tecnica si possono operare delle sostituzioni dei diversi elementi. In presenza di suoli inadatti, ad esempio, si può ricorrere ad una barbottina di calce aerea, che essendo corrosiva obbliga ad una attenta protezione individuale in fase di elaborazione e messa in opera.
Si può altresì sostituire la paglia con legname, ad esempio in forma di cippato, reperibile come scarto industriale, o minerali come l’argilla espansa.

 

GLI ELEMENTI

La terra, o meglio l’argilla, è il legante che, attivato con l’acqua, permette di tenere insieme le fibre della paglia. Il termine che definisce questa miscela di acqua e argilla è barbottina ed è mutuato dalla lavorazione della ceramica: con proporzioni variabili a seconda del suolo a disposizione, acqua e terra vengono mescolate un poco alla volta; l’argilla lentamente si scioglie fino ad ottenere una miscela della densità simile a quella dello yogurt.  A seconda del suolo a disposizione, possono cambiare tempi e fasi di lavorazione: con suoli ghiaiosi sarà necessario setacciare la terra prima di mescolarla all’acqua, mentre i suoli argillosi possono essere semplicemente lasciati a bagno fino a scioglimento. In seguito se ne verifica il corretto stato di liquidità tramite un semplice test: su una superficie liscia e piana vengono colati 100ml di barbottina che devono formare un cerchio di diametro compreso tra 15 e 20 cm. La barbottina ottenuta sarà utilizzata per aspersione o come bagno in cui verrà immersa la paglia.

La paglia può essere di qualsiasi tipo (grano, orzo, riso,..) purché abbia una struttura tubolare. Per una messa in opera agevole, la paglia non deve essere più lunga di 40 cm , lunghezza che si riduce a 20 cm per le tramezzature interne.

Una struttura secondaria in legno dovrà essere associata a quella portante per garantire stabilità alle pareti ed offrire supporto

IL CANTIEREterrapaglia (5)

Trattandosi di murature di tamponamento, un cantiere in terra-paglia alleggerita si apre quando la struttura è già completata e ciò favorisce tutte le lavorazioni, non sottoposte più al fattore meteorologico. Inoltre, la serialità e semplicità delle fasi lavorative si presta ad una lavorazione a catena che, una volta attivata, permette di lavorare in continuità e coprire grandi superfici in tempi brevi.
Creata la barbottina e montata la struttura secondaria, le fasi di lavoro possono essere sintetizzate in 4 fasi:

– bagno della paglia

– posa della miscela

– compattazione della miscela

– spostamento cassero.

La paglia, una volta messa a bagno o aspersa di barbottina, dovrà essere lasciata a riposo per liberarsi dell’acqua in eccesso, per un tempo che varia da 6 ore ad una notte intera (sotto teli di plastica affinché non secchi) in modo da migliorarne la presa e velocizzare i tempi di asciugatura.

ciclo terra-paglia

 

Un elenco delle attenzioni da porre a questa tecnica ed alla sua messa in opera

  • il terra paglia può essere applicato per spessori che vanno dai 15 ai 35 cm: al di sotto di tale limite si avrebbe un muro ‘debole’, mentre superando il limite massimo si potrebbe andare incontro a fenomeni di marcescenza in fase di essiccazione;
  • nella fase preliminare si realizza un tratto di muratura verticale alto circa 100cm che sarà caricato degli strati successivi soltanto dopo una prima asciugatura;
  • nel completare il muro i casseri possono essere rimossi immediatamente dopo la messa in opera;
  • la terra paglia va allettata in strati orizzontali non superiori ai 20 cm;
  • nel caso di strutture in legno a scomparsa nel muro, lo spessore di terra paglia  in coincidenza con la struttura non può essere inferiore ai 5 cm;
  • nel comprimere la paglia, porre attenzione agli angoli e pressare maggiormente lungo le superfici del cassero ma non al centro dello spessore del muro;
  • è importante prevedere la posa di listelli in legno della sezione di circa 2×2 cm da allettare nella muratura, alloggiandoli nella struttura ogni 50 cm circa per rafforzare la muratura stessa;
  • nei climi italiani è preferibile costruire nei mesi da maggio a settembre per evitare di esporre la muratura a temperature troppo basse: in caso di gelo, la parete sarebbe compromessa;
  • è consigliato procedere con le intonacature soltanto sei mesi dopo il completamento delle murature per essere certi della completa essiccazione delle mura stesse:
  • nel caso di murature che poggino a terra, è indispensabile un distacco dal terreno attraverso mattoni (pieni o forati) o altri materiali non putrescibili e che impediscano o limitino il fenomeno di risalita dell’umidità.

 

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terrapaglia (14)Come detto, una muratura in terra paglia alleggerita può raggiungere un alto potere coibente. Durante la fase di convogliamento del materiale all’interno dei casseri, sarà possibile scegliere quanto compattare il materiale e di conseguenza determinarne la massa volumica.


Indicativamente per una densità di 700 Kg/mc  a cui corrisponde un λ di 0.21 W/mK, occorrono 600 Kg di terra standard (1600-1800 Kg/mc) e 70Kg di paglia, ma si possono ottenere impasti più leggeri (300-400 Kg/mc) aumentando la percentuale di paglia e acqua e riducendo al minimo la compattazione.

 

Seguendo le stesse indicazioni per il terra paglia, possono essere realizzate delle murature sostituendo alla paglia il legno o minerali come l’argilla espansa. Mentre il cippato di legno è reperibile come scarto industriale, l’argilla espansa potrebbe incidere sul costo dell’opera, apportando però un vantaggio in termini di resistenza al fuoco (F30 per una parete in terra paglia).

 

 

 

Intervento di efficientamento energetico presso AxS

IMG_2781 copyverifica della barbottina 
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aspersione e rimestamento della pagliaIMG_2830webposa in opera della terra pagliaIMG_2845web
 scasseratura ad altezza 1 mt 
 
 
Fonti bibliografiche e immagini: ‘Leichtlehmbau alter Baustoff – neue Technik’ di Franz Volhard. Ed. Verlag C.F. Muller Karlsruhe