Caro Emanuele,

ho avuto questa richiesta dal Niger, si dovrebbe fare una conferenza su di me ma io non posso andarci.
Vorrei sapere se sei interessato eventualmente anche a realizzare un prototipo. 
Ti giro la mail che mi ha inviato la Responsabile del Cisp Niger Marta Abbado
[…]
La risposta deve essere rapida perchè devono chiudere il programma entro venerdì,
Un abbraccio
Fabrizio
Rapidamente, molto rapidamente, ho detto SI!
Sembravano passati pochi giorni da quando l’architetto ed io ci salutammo nella sua casa a Napoli, tre anni prima.
Un paio di telefonate e l’aiuto del caso hanno fatto il resto e dopo pochi giorni sono sbarcato all’aeroporto di Niamey.
Il giorno prima della partenza un pranzo con l’arch Caròla mi permette di sentirmi maggiormente sicuro nell’investitura di ambasciatore di un pensiero alto e nobile: l’architettura in terra come strumento per l’emancipazione delle donne e degli uomini e per l’affrancamento dalla dipendenza verso modelli (quelli europei) inefficaci e deleterei.
La memoria del corpo è arrivata prima di quella della mente e il vento caldo sulle scale dell’aereo è stato un dolce benvenuto.
La città di notte è viva, più frenetica che di giorno, quando i 42° C obbligano ad un ritmo lento.
Di giorno, i locali climatizzzati del CCFN, offrono riparo dal sole e dalla polvere e possiamo spendere tutte le nostre energie nella condivisione di esperienze e saperi.
Sono l’unico  europeo tra i conferenzieri eppure l’organizzazione del CISP, condotta da Marta Abbado ed Emmanuelle Vandermeersch, è stata precisa e capillare senza mancare di flessibilità e tanta, tanta umanità permettendo e favorendo incontri e scambi valorizzando i momenti di pausa dai lavori.
Ho avuto il piacere di incontrare professionisti e studenti che, a distanza di quattro anni, ricordano con piacere il cantiere di Sevaré e auspicano un avanzamento dei lavori, interrotti dal colpo di stato del 2011. InschAllah! , è stata la mia risposta.
Tornando a casa, avevo l’impressione di essere di ritorno da un viaggio in un posto molto vicino ma difficile da raggiungere, a portata di mano ma allo stesso tempo distante da alcuni percorsi della mente.
Ho compreso che l’esperienza, il lavoro sul campo, la sensibilizzazione, la rete, sono cose che amo esperire e rappresentano una scommessa per il mio lavoro qui in Italia, in Europa, nella mia terra.
Non ringrazierò mai abbastanza il mio maestro Fabrizio Caròla, per avermi concesso l’onore di essere per lui occhio, voce, cuore.
[…]
<< Une société où les règles de comportement sont l’abus, la violence, la ruse, la duperie et la prévarication, est une société dans laquelle les gens sont obligés de se méfier les uns des autres et de vivre constamment sur la défensive

La méfiance et la nécessité de se défendre coûtent, en termes d’argent et d’énergie, des sommes considérables, largement supérieures à ce qui sert à produire les biens matériels faisant l’objet de la plupart des conflits.

C’est la civilisation de l’argent, du gain et de la consommation que a été élevée au rang de civilisation universelle.

L’argent, aujourd’hui plus que jamais, est le seul mobile et point de référence pour toute action ou décision, aussi bien collective qu’individuelle.

L’argent considéré comme unique source de “vie”, de mérite et de place de l’individu dans la société a déclenché une spirale criminelle qui bouleverse tout et tous >>.

arch. Fabrizio Caròla