L’arte di abitare la terra
autore
Ugo Tonietti
anno di pubblicazione
2011
casa editrice
L’asino d’oro
Ugo Tonietti, Architetto, è professore associato di Scienza delle costruzioni all’Università degli Studi di Firenze. Insegna Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica ed è docente presso la Scuola di dottorato in Architettura, progetto e storia delle arti della stessa università. Ha insegnato Consolidamento degli edifici storici presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “Sapienza” e, su incarico del Ministère de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche d’Algérie, nel corso post laurea Restauration et mise en valeur du patrimoine culturel immobilier. Aderisce al Research Center on Innovation and Local and Indigenous Knowledge Systems dell’Università degli Studi di Firenze.
Partendo da lavori di ricerca su costruzioni storiche svolti per conto dell’università o di organismi internazionali, e incoraggiato dalla collaborazione con il settimanale “left”, Ugo Tonietti intraprende un viaggio tra culture e modi di realizzare l’abitare. Si trova presto a raccontare dell’ abitare nell’epoca in cui l’uomo è ancora in grado di ‘pensare’ e ‘fare’, e le competenze sono un bene comune e non una specializzazione. Lungo questo cammino, il ruolo della donna è tema ricorrente ed elemento rivelatore della qualità stessa dell’abitare. L’indagine sulle abitazioni, prevalentemente in terra cruda, si snoda in un percorso che attraversa le medine del Maghreb e arriva fino all’Afganistan , scoprendo luoghi e dimore dimenticati in Libia, Siria, Egitto, Mali, per approdare, infine, a quello che Tonietti stesso definisce “il più enigmatico e seducente dei mondi: l’abitare senza costruzioni […]”. Negli altipiani del Tassili Ajjer , nel sud del Sahara algerino, il team di ricerca si imbatte in un racconto, in parte inedito e conservato per circa 10-12.000 anni, impresso con colori e linee sulle superfici delle rocce che costituivano lo scenario dell’habitat di quella popolazione neolitica. E’ in quel momento che l’essere umano viene messo per la prima volta al centro della scena rappresentata. Ci viene consegnato un corpus di opere d’arte pittorica che, contrastando l’assioma che affianca il primitivo-preistorico all’incompleto, raccontano di un popolo che vive, lotta, ama, ma “senza tramandarci scontri sanguinari e , soprattutto, mostrando un’invidiabile condizione di libertà, leggerezza e centralità femminili”.
Dal link seguente è possibile accedere al video della presentazione del libro presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma nel 2012.
https://vimeo.com/37450492
Pagine estratte dal libro
Agba Tafilalet: la partoriente
La moschea di Haji Piyada a Balkh, in Afghanistan
Quarta di copertina: Algeria, Tassili n’Ajjer, donne che danzano (pittura rupestre Età neolitica)